Convento dei cento archi

Il convento dei cento archi fu edificato nel XI secolo da una congregazione di monaci basiliani. Il nome gli viene dato dalla presenza in passato di circa un centinaio di archi che ne ornavano la struttura. Nel basso medioevo il complesso architettonico andò in rovina per essere poi ricostruito e trasformato in convento francescano. All’interno fiorì una grandiosa e fornitissima biblioteca che fu per grandezza seconda in Sicilia. Nel XIX secolo, però, il convento fu nuovamente e definitivamente abbandonato, ed oggi non restano che alcuni muri perimetrali in rovina. In epoca fascista, l’area del chiostro fu trasformata in parco delle rimembranze in ricordo delle vittime della I guerra mondiale. Annessi al convento sono i resti della chiesa di Santa Maria di Gesù, che custodivano due opere scultoree gaginiane oggi conservate in Chiesa Madre. Oggi il convento è adibito ad auditorium.

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